Report AOPE Gennaio 2023 - Anno 3 | Numero 1

Report AOPE Gennaio 2023 - Anno 3 | Numero 1

Nelle pagine della presente pubblicazione, prima dell’anno 2023, si approfondiscono alcune tematiche inerenti alcuni degli hub di AOPE. Le tematiche affrontate nei singoli report si caratterizzano per l’attualità degli argomenti oltre che per la visione europea e transeuropea che li cala nei singoli hub di riferimento.

Nell’Hub legato alla Ricerca, Innovazione e Trasferimento tecnologico i due temi trattati riguardano la Cybersecrity e l’industria dei semiconduttori e come l’UE si pone di fronte a questi argomenti.
Negli ultimi anni si sente sempre più spesso parlare di sicurezza informatica, di cybersecurity facendo riferimento alla protezione di tutti gli apparecchi e dei sistemi informatici da parte di attacchi dannosi esterni. Se pensiamo a tutti i rischi in cui possiamo imbatterci ogni giorno, a partire dalla perdita del profilo social, passando per l’hackeraggio del conto online e concludendo con problematiche legate a servizi sanitari e amministrativi, ci rendiamo conto che l’unico modo che abbiamo per proteggere i nostri dati sensibili e personali è la sicurezza informatica. Al termine del presente report verranno infatti proposte modalità efficaci su come proteggersi dalle cyber-minacce.

Il secondo tema trattato invece, riguarda i semiconduttori che sono principalmente noti per alimentare dispositivi elettronici in rapida evoluzione, come computer, smartphone e automobili. L'interesse per l'industria è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni in quanto - per svolgere le loro funzioni - i semiconduttori sono soggetti a un costante processo di innovazione, che porta all'avanzamento tecnologico di diversi settori economici. Il lavoro si propone di presentare i principali aspetti dell'ecosistema dei microchip, concentrandosi sulle condizioni ritenute necessarie per rafforzare l'industria dei semiconduttori dell'UE e raggiungere la sovranità digitale.

Il Green deal europeo invece è un argomento ampiamente trattato a livello mondiale che rientra tra gli strumenti strategici della Commissione europea. Il presente report analizza i cambiamenti climatici e il rapporto tra agricoltura e biodiversità. L'UE infatti svolge un ruolo attivo a livello internazionale contribuendo a garantire il rispetto dei suoi impegni globali in materia di protezione della natura e della biodiversità nell'ambito di convenzioni multilaterali, quali la convenzione sulla diversità biologica e la convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione.

Nell’hub sulle politiche sociali rientra il report sviluppato sulle migrazioni e il traffico dei migranti soprattutto legato alle donne come merce di scambio, il report sulla dislessia, condizione che ancora non integra appieno i portatori di DSA nella vita quotidiana e il tema attualissimo delle carceri in Italia come reinserimento sociale e genitorialità reclusa.
Tra le varie sfide globali, la tratta di esseri umani, negli ultimi anni, sta assumendo un ruolo sempre più rilevante. Si tratta di un fenomeno strettamente collegato ai flussi migratori, seppur diverso, variegato e in parte sommerso, e ciò non consente di comprendere quali siano le dinamiche e i numeri che si celano dietro di esso. Sicuramente dietro tutto questo si nasconde anche un mercato nero parallelo: all’interno del business, paradossale è il peso dato al genere femminile, donne e ragazze rappresentano le vere protagoniste del fenomeno, la merce più richiesta e ambita. Insomma, la tratta è donna, ma il trafficante resta pur sempre uomo.
Il report con il focus sulla dislessia rapporta le leggi italiane a quelle degli altri Paesi europei. I Paesi più avanzati come il Regno Unito, Usa e Canada e l’Italia e alcuni Paesi dell’est dell’Europa, hanno a disposizione normative e strutture a supporto dei soggetti con dislessia cercando di appiattire il divario con chi non ne soffre e ha meno bisogno di strumenti per essere al passo con gli altri, ma il problema è ancora da risolvere.
Infine il tema delle carceri. Le carceri sono, o dovrebbero essere, un luogo in cui preservare l’umanità e i suoi diritti. Possiamo constatare che molto debba essere fatto nel nostro paese per far sì che molte delle persone che scontano una pena abbiano la possibilità di migliorare e di accrescere le proprie possibilità. Le statistiche dimostrano come l’interpretazione di molti diritti di cui dovrebbero godere e beneficiare i detenuti abbiano portato ad una loro scarsa applicazione e comprensione. Bisogna che vengano garantiti i diritti di cui tutti godono, e in aggiunta i diritti spettanti solo a coloro che non godono più della piena libertà personale, affinché vengano eliminati i pregiudizi che impediscono ad un condannato di riprendere pienamente la propria vita. Per tale ragione è essenziale ed imprescindibile una formazione esemplare delle guardie carcerarie e l’opportunità dei detenuti di far affidamento su un personale pronto a far fronte a tutte le esigenze psicologiche degli individui rei.

Altro discorso oggi di grande attualità merita il report sul tema della politica di difesa europea, analizzandola sotto due punti di vista: quello relativo alle spese militari e quello relativo all’impatto di tale politica nello scenario mediterraneo. Proprio l’hub relativo all’Unione per il Mediterraneo studia quest’area ancora legata a conflitti e a instabilità politica e religiosa. L’Unione Europea infatti adotta strumenti per una comune politica d’intervento, che possa fronteggiare attivamente situazioni di pericolo per la sicurezza nel continente.
Il Mediterraneo infatti costituisce certamente un’opportunità di espansione per i Paesi europei, che possono trovare nel rafforzamento degli accordi con le Nazioni della sponda sud un’occasione favorevole per i loro interessi energetici, ma il contesto Mediterraneo si profila però come un’intricata matassa di instabilità, che rende l’area una polveriera pronta ad esplodere. La crescente sensibilizzazione su tematiche come le migrazioni di massa, i conflitti e le crisi internazionali e il numero elevato di interventi portati avanti dall’UE possono forse essere un primo passo per un più serio ed incisivo programma d’azione.

Strettamente legato a questo hub è quello che fa riferimento ai populismi e ai partiti sovranisti in Europa che intende studiare i fenomeni nazionalisti e tentare valutazioni comparate con altri modelli politici-istituzionali in Europa e si collega al report sui fenomeni migratori che ha seguito la risonanza mediatica degli sbarchi, delle tragedie del Mediterraneo e delle diatribe sull’asilo, concentrandosi principalmente sull’accoglienza e tralasciando altre importanti questioni quali anzitutto l’integrazione. Le migrazioni sono al centro delle preoccupazioni politiche, talvolta correlate a temi come sicurezza, terrorismo e persino criminalità organizzata. La crisi umanitaria migratoria mette a dura prova l’intero sistema internazionale. Alcuni paesi hanno subito un duro colpo per ragioni relative alla loro posizione geografica e alle caratteristiche demografiche dei migranti che approdano sulle loro coste e i problemi che nel tempo sono sorti riguardano però non solo la consistenza dei flussi, ma anche la gestione effettiva del fenomeno stesso. A ciò si aggiungono le difficoltà provocate dai sistemi di accoglienza che creano disagi ai richiedenti asilo e ostacolano in qualche modo la loro integrazione. Questi problemi derivano da politiche inconsistenti o inconcludenti, alle quali si sommano fattori sociali come le crescenti opinioni anti-migratorie, delle quali si fanno portavoce i partiti populisti di destra ed estrema destra. È in questa cornice storico-politica, dunque, che si inquadra quindi un altro tema fondamentale, il populismo, bene affrontato in questo report.

Infine per l’hub sulle Politiche economiche e lo sviluppo rientra il report svolto da un tirocinante iraniano in lingua inglese sulla efficacia della spesa nell’istruzione nel nostro Paese.
L'Italia investe una notevole quantità di risorse nel suo sistema educativo, ma c'è spazio per migliorare. Investendo maggiormente nelle attività di ricerca e sviluppo, aumentando gli investimenti nell'istruzione terziaria, aumentando i finanziamenti pubblici per l'istruzione e concentrandosi sul miglioramento dei risultati dell'apprendimento, garantendo che tutti gli studenti abbiano accesso a un'istruzione di alta qualità così come avviene in altri paesi dell’UE, si delinea un nuovo sistema di istruzione utile per le prossime generazioni.

Buona lettura!

Il Presidente AOPE
Marina Albanese


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Improvvisa scomparsa del Prof. Guglielmo Trupiano

Improvvisa scomparsa del Prof. Guglielmo Trupiano

É venuto a mancare il prof. Avv. Guglielmo Trupiano, professore di Tecnica e pianificazione urbanistica e anima e Direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerca “R. d’Ambrosio” LUPT dal 1991 fino al 31 ottobre scorso. 
Il prof. Trupiano è stato motore e promotore di una serie rilevante di attività come ricerca e divulgazione, collaborazioni internazionali, pubblicazioni scientifiche, formazione, accreditamento e attività di consulenza.

L'efficacia del progetto LUPT è stata assicurata dal suo quotidiano impegno a costruire e consolidare una rete con numerose pubbliche amministrazioni e aziende private. Dal gennaio 2013 all'aprile 2021 il LUPT ha ospitato il Centro Europe Direct per Napoli, Avellino, Benevento e Salerno ed il prof. Trupiano ne è stato Direttore.

 Il prof. Trupiano ha dedicato la Sua vita all’insegnamento e al Suo amato Centro LUPT, storicamente il più grande e complesso dei Centri di ricerca dell'Ateneo federiciano, lavorando con passione, tenacia e competenza esemplari. Promotore di accordi, ricerche, gruppi di lavoro e attento supervisore di tutto quanto fluisse nel suo Centro.

La sua scomparsa priva chi lo conosceva della sua mente acuta, dei suoi saggi consigli e della sua vivace ironia.

L'Ateneo ed il personale docente e tecnico amministrativo del Centro LUPT si uniscono al cordoglio della famiglia.

Report AOPE Luglio 2022 - Anno 2 | Numero 2

Report AOPE Luglio 2022 - Anno 2 | Numero 2

Nelle pagine della presente pubblicazione, seconda dell’anno 2022, si approfondiscono alcune tematiche inerenti gli hub “Osservatorio sui populismi e partiti in Europa”, “Politiche economiche e sviluppo” e “Unione per il Mediterraneo”.
Gli argomenti analizzati si caratterizzano per estrema attualità e nel report si cerca di fornire delle chiavi interpretative dei fenomeni descritti.

Nella sezione dedicata ai populismi si analizza un tema molto dibattuto, l’entità e gli effetti delle migrazioni in Europa, focalizzandosi in particolare sugli aspetti sociali della migrazione e sull’integrazione dei migranti nel mercato del lavoro.
Nella sezione dedicata alle politiche economiche si pone il fuoco sulle conseguenze a medio termine della crisi seguente alla pandemia con particolare attenzione agli effetti sul genere femminile. Il gap di genere è oggetto di un ulteriore contributo all’interno della sezione. Inoltre, le problematiche inerenti l’ambiente e la transizione ecologica sono descritte ed analizzate nella prospettiva fornita dai programmi europei per contrastare gli effetti del cambiamento climatico, a partire dalle esigenze poste dal conflitto russo-ucraino.

Due contributi sono infine dedicati all’analisi dei mercati finanziari, molto complessi e strutturati, ma fondamentali nei processi di sviluppo. Nel primo contributo, partendo dagli Accordi di Basilea e dalle crisi finanziarie degli ultimi anni, si analizzano le soluzioni proposte a livello comunitario in termini di Unione bancaria. Nel secondo contributo, con lo scopo di fare chiarezza su Spread e debito pubblico, ed in particolare la connessione che c’è tra i due e i rating dei paesi, si descrivono i legami strutturali su queste variabili che hanno un’importanza determinante nei processi di crescita.

Nell’ultimo contributo della sezione si fornisce invece un’analisi puntuale e dettagliata delle caratteristiche della ricerca italiana nella prospettiva dei programmi Horizon 2020.
Nella sezione relativa all’Unione per il Mediterraneo si analizza il processo di adesione della Turchia all’Unione Europea che oggi, dal 1995, è un Paese con negoziati di adesione ancora in corso.

Nell'elaborazione di parte del report ci si è avvalsi dell'aiuto di tirocinanti del dipartimento di Scienze Politiche degli Atenei Federico II, che hanno affrontato con entusiasmo ed impegno la sfida di studiare ed elaborare le informazioni derivanti dai siti europei.
Buona lettura!


Il Presidente AOPE
Marina Albanese


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Report AOPE Luglio 2021 - Anno 1 | Numero 2

Report AOPE Luglio 2021 - Anno 1 | Numero 2

Nelle pagine della presente pubblicazione, seconda dell’anno 2021, si pone il fuoco su alcuni aspetti peculiari e fondamentali analizzati negli hub “Politiche economiche e sviluppo” e “Europa e diritti nazionali”.

In questa pubblicazione è inserita anche una sezione relativa allo sviluppo sostenibile, argomento attualissimo su cui si concentrano e si concentreranno le politiche europee. Lo scopo è quello di fornire a chi legge indicazioni su questi temi che assumeranno importanza crescente nei prossimi anni.

Nell'elaborazione di parte del report ci si è avvalsi dell'aiuto di tirocinanti del dipartimento di Scienze Politiche degli Atenei Federico II e Suor Orsola Benincasa, che hanno affrontato con entusiasmo ed impegno la sfida di studiare ed elaborare le informazioni derivanti dai siti europei.


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Report AOPE Gennaio 2022 - Anno 2 | Numero 1

Report AOPE Gennaio 2022 - Anno 2 | Numero 1

Nelle pagine della presente pubblicazione, prima dell’anno 2022, si approfondiscono alcune tematiche inerenti all’hub “Politiche economiche e sviluppo”, all’hub “Città e territorio” e all’hub “Europa e diritti nazionali”.

In particolare, le conseguenze a medio termine della crisi seguente alla pandemia e le problematiche inerenti all’ambiente e alla transizione ecologica sono al centro delle riflessioni inerenti all’hub 6, mentre, con riferimento alla sezione “Città e territorio”, si analizza il caso delle smart cities.

La sezione dedicata ad “Europa e diritti nazionali” raccoglie invece parte degli atti della conferenza intitolata “Green Deal Europeo: transizione ecologica e danno ambientale” tenutasi a Napoli lo scorso novembre in collaborazione con il Parlamento Europeo.

Nell'elaborazione di parte del report ci si è avvalsi dell'aiuto di tirocinanti del dipartimento di Scienze Politiche degli Atenei Federico II e Suor Orsola Benincasa, che hanno affrontato con entusiasmo ed impegno la sfida di studiare ed elaborare le informazioni derivanti dai siti europei.


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Report AOPE Gennaio 2021 - Anno 1 | Numero 1

Report AOPE Gennaio 2021 - Anno 1 | Numero 1

La presente pubblicazione costituisce la prima di una serie di documenti aventi ad oggetto una riflessione sulle tematiche affrontate negli hub a circa sei mesi dalla presentazione dell'Osservatorio.
Il momento storico particolare, legato alla crisi globale dovuta alla pandemia, che ci ha imposto e continuerà a richiedere cambiamenti rilevanti in tutti gli aspetti del nostro vivere e della nostra economia, rende ancor più necessaria che in altri periodi una profonda riflessione sui temi delle politiche economiche dell'Europa.

Nelle pagine della presente pubblicazione si pone il fuoco su alcuni aspetti peculiari e fondamentali degli argomenti degli hub, cercando di rendere più fluida e fruibile l'informazione per una platea che si auspica sia la più ampia possibile.

Nell'elaborazione dei report ci si è avvalsi dell'aiuto di tirocinanti del dipartimento di Scienze Politiche dell'Ateneo Federico II, che hanno affrontato con entusiasmo ed impegno la sfida di studiare ed elaborare le informazioni derivanti dai siti europei.
In molti casi una versione più ampia ed articolata di quella presente nel report è disponibile su questo sito nello specifico hub di riferimento.


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AOPE è una struttura
del Centro L.U.P.T.

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