CITTA’ EUROPEE SOSTENIBILI

Le città sono importanti per l'Europa nel suo insieme. Le politiche europee devono consentire alle città di gestire le rispettive aree in modo sostenibile. Le città sostenibili costituiranno la pietra angolare per la realizzazione dell'efficienza delle risorse in Europa, un obiettivo importante per la strategia Europa 2020.

L'integrazione politica tra la dimensione europea e quella locale, insieme alle nuove forme di governance, è fondamentale per sfruttare al meglio l'urbanizzazione. Le iniziative della Commissione europea, quali il premio "Capitale verde europea" o il Patto dei Sindaci, in cui le città cooperano volontariamente con l'UE, segnano questa nuova direzione programmatica. Esse attuano la strategia tematica sull'ambiente urbano e completano le politiche UE destinate alle città in modo diretto, come le direttive sulla qualità dell'aria, sul rumore ambientale e sulle acque reflue urbane, o indiretto, come la direttiva sulle alluvioni.

Tali politiche costituiscono la cosiddetta "agenda urbana" dell'Europa, che comprende anche le politiche urbane dell'UE in altri settori, quali la Carta di Lipsia sulle città europee sostenibili (2007), la dimensione urbana nella politica di coesione o il piano d'azione sulla mobilità urbana.

Si può convenire che prima ancora che, nel maggio 2007, la Carta venisse firmata, si era aperta una nuova stagione nelle politiche urbane comunitarie e nelle pratiche di trasformazione, di cui, forse, il primo segnale sulla scena europea era stato l’Urban White Paper redatto da un team multi disciplinare coordinato da Richard Rogers.

Nella Carta di Lipsia lo sviluppo sostenibile viene articolato attraverso due grandi indirizzi nei quali far  confluire i fondi strutturali: lo sviluppo urbano integrato e il sostegno ai quartieri in crisi.

All’interno della carta i Ministri si impegnano soprattutto a fare maggiore ricorso ad una politica di sviluppo urbano integrato, prerequisito cruciale per attuare la strategia di sviluppo sostenibile dell’UE.

Fra i punti salienti della Carta sono enunciati i seguenti:

- creare ed assicurare spazi pubblici di qualità

- modernizzare le reti infrastrutturali e migliorare l’efficienza energetica

- indirizzare un’attenzione speciale ai quartieri degradati nel contesto cittadino

- continuare ad attuare strategie per migliorare l’ambiente fisico.

In Europa, la Commissione Europea sull’Ambiente  si occupa di assegnare il titolo di “Capitale Verde” a una città europea con almeno 200.000 abitanti che si sia distinta attraverso politiche adottate nell’ambito della sostenibilità.

In particolare, dal 2007 è il rispetto dei principi della Carta di Lipsia a determinare le European Green Capital, sulla base dei seguenti dodici indicatori relativi a:

-              qualità dell'aria e dell’ambiente;

-              cambiamento climatico, mitigazione e adattamento;

-              eco-innovazione e occupazione sostenibile;

-              rendimento energetico;

-              aree urbane verdi;

-              gestione ambientale integrata;

-              trasporto locale;

-              natura e biodiversità;

-              qualità dell'ambiente acustico;

-              produzione di rifiuti e gestione;

-              trattamento delle acque reflue;

-              gestione delle acque.

Centrale è l’utilizzo di infrastrutture verdi in grado di migliorare la permeabilità dei suoli e migliorare l’adattamento delle città ai cambiamenti climatici, in quanto una città green è anche una città sicura e resiliente.  Le infrastrutture verdi, infatti, sono considerate come dei servizi ecosistemici  per il ruolo attivo che svolgono nella gestione delle acque da deflusso e nella mitigazione del rischio idraulico. Negli ambienti urbani, in special modo, dove negli ultimi trent’anni è stato notevole l’incremento di superfici impermeabili che hanno sostituito superfici permeabili naturali (dal suolo agricolo, alle zone boschive, umide, ecc) che avevano il compito di assorbire le precipitazioni intense, l’utilizzo delle infrastrutture verdi deve essere ritenuto ancora più necessario.

Il premio “capitale verde europea” è il giusto riconoscimento a una città all'avanguardia nel rispetto dell'ambiente. Il premio, nato in seno alla Commissione Europea, scaturisce dalla consapevolezza che l'Europa è oggi un continente ove la società è sostanzialmente urbana poiché oltre due terzi dei cittadini vivono in città che saranno sempre più coinvolte in sfide ambientali. Ed è proprio con questa consapevolezza che nasce il premio, in quanto occorre necessariamente trovare l'impegno e l'innovazione necessaria per affrontare tali sfide.

Lahti, città finlandese di 102.358 abitanti, è la capitale verde d’Europa 2021.

Lisbona lo era stata nel 2020, Oslo nel 2019, Nimega nel 2018, Essen nel 2017, Lubiana nel 2016 e Bristol nel 2015.

lahti

                                                                                                             Foto di Lathi

Di seguito è possibile scaricare la Carta di Lipsia sulle città europee sostenibili.

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