In Europa, dal 1996, la Commissione Europea sull’Ambiente si occupa di assegnare il titolo di “Capitale Verde” a una città europea con almeno 200.000 abitanti che si sia distinta attraverso politiche adottate nell’ambito della sostenibilità.
In particolare, dal 2007 è il rispetto dei principi della Carta di Lipsia a determinare le European Green Capital, sulla base dei seguenti dodici indicatori relativi a:
- qualità dell'aria e dell’ambiente;
- cambiamento climatico, mitigazione e adattamento;
- eco-innovazione e occupazione sostenibile;
- rendimento energetico;
- aree urbane verdi;
- gestione ambientale integrata;
- trasporto locale;
- natura e biodiversità;
- qualità dell'ambiente acustico;
- produzione di rifiuti e gestione;
- trattamento delle acque reflue;
- gestione delle acque.
Centrale è l’utilizzo di infrastrutture verdi in grado di migliorare la permeabilità dei suoli e migliorare l’adattamento delle città ai cambiamenti climatici, in quanto una città green è anche una città sicura e resiliente.
Per la candidatura per il 2025, i criteri – chiave sono stati ridotti a sette:
- Qualità dell'aria
- Acqua
- Biodiversità, aree verdi e uso sostenibile del territorio
- Rifiuti ed economia circolare
- Rumore
- Cambiamento climatico: Mitigazione
- Cambiamento climatico: Adattamento
Il concorso per il Premio Capitale verde europea 2025 si è chiuso il 30 aprile 2023 (si era aperto a gennaio 2023). Il bando di concorso per il Premio Capitale verde europea 2025 è aperto ai seguenti candidati:
- Città con più di 100.000 abitanti;
- Città richiedenti di Stati membri dell'UE e di paesi terzi associati al programma LIFE al momento della chiusura del presente invito.
- il premio in denaro sarà assegnato solo ai paesi associati al programma LIFE al momento della chiusura del presente bando.
Il concorso per il premio Capitale verde europea 2024 è stato vinto dalla città di Valencia. Come Napoli è la terza città più grande del territorio nazionale. Conta circa 800.000 abitanti ma se si considera la sua area metropolitana, con i comuni limitrofi, raggiunge una popolazione di circa 1,6 milioni. Il porto di Valencia è il 5° porto per container più trafficato d'Europa e il porto per container più trafficato del Mar Mediterraneo. La città è classificata come città globale di livello Gamma dalla Globalization and World Cities Research Network.
La principale condizione che ha consentito di raggiungere questo importante obiettivo è stata, tra le tante azioni, l’implementazione di una piattaforma tecnologica avanzata che sostiene l’intera impalcatura dell’attività burocratico/amministrativa del comune che vede impegnati nei vari settori circa 5000 dipendenti.
La digitalizzazione della pubblica amministrazione ha permesso di costruire un quadro conoscitivo chiaro ed aggiornato (quadro della conoscenza) di tutti i sistemi (sistema della mobilità, sistema produttivo, sistema abitativo, sistema sanitario, sistema economico/finanziario, sistema sociale, sistema dei servizi alla persona, servizi anagrafici e fiscali…ecc), di promuovere attraverso questa conoscenza le attività progettuali sia semplici che complesse (dalla fiscalità locale all’europrogettazione) e infine di controllare e monitorare la produttività interna alla stessa pubblica amministrazione (il sistema prevede forme controllate di premialità economiche per i dipendenti).
La comunicazione è stato un altro tassello importante che l’amministrazione ha perseguito in termini di trasparenza e di coinvolgimento della cittadinanza che ha migliorato fortemente quegli aspetti che riguardano l’informazione, la formazione e la comunicazione di tutta l’attività che il comune porta avanti. Il piano di comunicazione è strettamente legato alla piattaforma tecnologica che risulta estremamente accessibile a tutti i cittadini sul sito del comune.
A titolo esemplificativo, si è puntato prioritariamente a promuovere la mobilità sostenibile per realizzare una città sana e di qualità. Tale azione porta insiti alcuni concetti ed alcuni valori/obiettivi, che nell’ambito del processo della transizione ecologica, il comune di Napoli e la stessa Città Metropolitana potrebbe, come il modello valenciano, perseguire:
- Promuovere una cultura dell’etica nelle azioni di trasformazione del territorio;
- Diritto alla città di qualità;
- diritto ai servizi;
- diritto agli spazi pubblici;
- cura del territorio contro lo spreco;
- Promuovere il trasposto sostenibile e le relative infrastrutture come piste ciclabili, ciclo parcheggi e ricariche per e-bike;
- Potenziare il trasporto pubblico che sarà sempre più importante per gli spostamenti casa lavoro e per il turismo.
(tratto da G. Bruno, E. Coppola (2022), “Valencia, la città mediterranea che fa parlare di sé per l’elevata qualità della vita” su Urbanistica Informazioni n. 301, 0392-5005, pp. 83-87)